L’impegno delle organizzazioni e le politiche UE per la decarbonizzazione
Il tema della sostenibilità ambientale è di grande attualità. Sempre più aziende di ogni ambito e settore si stanno impegnando per ridurre, limitare o azzerare le emissioni di carbonio, adottando misure carbon-neutral o ponendosi come obiettivo il raggiungimento del net-zero (emissioni nette zero).
Per rispettare questi impegni e raggiungere gli obiettivi prefissati, le aziende devono monitorare e controllare costantemente la loro impronta di carbonio, nota come carbon footprint, cioè la quantità di gas ad effetto serra emessi dall’azienda nel corso delle sue operazioni abituali e nelle varie fasi della catena di valore. Tenere traccia della carbon footprint aziendale e delle emissioni generate direttamente e indirettamente permette all’organizzazione di definire la proprie strategie di decarbonizzazione e mettere in evidenza i passi avanti nel processo verso la riduzione o l’azzeramento delle emissioni. In questo modo, le aziende possono uniformarsi alle normative di settore e dimostrare ai propri clienti e ai consumatori, sempre più sensibili a questo tema, il proprio impegno e i miglioramenti compiuti in tal senso.
Per proteggere le organizzazioni più virtuose e lungimiranti e per incoraggiare altre aziende ad adottare concrete politiche per la decarbonizzazione, l’Unione Europea ha istituito il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), che entrerà definitivamente in vigore nel 2026, dopo una prima fase transitoria che avrà inizio il prossimo ottobre. Il CBAM è stato adottato per scoraggiare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, cioè lo spostamento delle attività produttive a maggiori emissioni in determinati Stati extra UE con normative ambientali meno rigide e rigorose rispetto a quelle dell’Unione Europea. L’iniziativa dell’Unione Europea intende anche disincentivare l’importazione da Paesi extra UE di prodotti ad elevate emissioni di carbonio per aggirare i limiti imposti dall’UE.
Il meccanismo impone alle aziende importatrici il pagamento di una tassa sul carbonio a seconda delle emissioni generate nel corso del processo produttivo. Nello specifico, le organizzazioni sono chiamate a calcolare la quantità di emissioni di anidride carbonica generata per la produzione dei beni importati e acquistare certificati CBAM di un valore pari al prezzo del carbonio che avrebbero dovuto pagare in caso di produzione in area UE.
Per le organizzazione diventa dunque fondamentale disporre di una soluzione efficiente ed affidabile per la misurazione dell’impronta di carbonio e per calcolare l’emissione di gas serra generata dalla propria catena di valore.
SAP Sustainability Footprint Management: la soluzione SAP per calcolare la carbon footprint aziendale
SAP Sustainability Footprint Management è l’applicazione cloud-native di SAP basata su SAP Business Technology Platform che consente di valutare l’impatto ambientale aziendale, calcolando l’impronta di carbonio di ogni singolo prodotto o materiale acquistato e fabbricato, quella generata dalle operazioni di trasporto e spedizione e, più in generale, di ogni fase del processo di approvvigionamento, produzione e consegna. La soluzione di SAP fornisce dunque un resoconto completo della carbon footprint aziendale.
Gran parte delle organizzazioni si affida a stime più o meno precise per calcolare le proprie emissioni di carbonio. SAP Sustainability Footprint Management, invece, garantisce precisione e accuratezza nel calcolo, integrando e combinando i dati sull’impatto ambientale dei prodotti, provenienti dalla valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA), con i dati relativi ai fornitori e quelli aziendali.
Il sistema è integrabile con SAP S/4HANA proprio per poter raccogliere i dati sui processi aziendali o sui fornitori e calcolare l’impronta di carbonio. A loro volta, le impronte calcolate possono essere integrate in SAP S/4HANA per aiutare le aziende nel loro processo decisionale e gestionale e per garantire maggiore trasparenza lungo tutta la catena di valore.
Tra i grandi vantaggi della soluzione SAP Sustainability Footprint Management c’è la possibilità di calcolare le emissioni indirette che hanno un impatto sulla catena di valore aziendale, cioè quelle che sono generate da attività non gestite direttamente dall’azienda, da prodotti acquisiti dall’azienda da terze parti o che dipendono dalla gestione e dall’utilizzo di beni e prodotti dopo che hanno lasciato il contesto aziendale, le cosiddette emissioni Scope 3, con l’obiettivo di includere, nelle prossime versioni, le 15 categorie che compongono questa tipologia di emissioni. In questo modo, SAP intende fornire una panoramica olistica delle emissioni di carbonio, integrando il calcolo delle emissioni dirette, Scope 1, o indirette e generate dall’energia acquistata dall’azienda, Scope 2, con questa terza classe di emissioni, certamente la più difficile da calcolare.
Tutto ciò permette all’organizzazione di valutare attentamente i fornitori a cui affidarsi, scegliendo i più virtuosi da un punto di vista ambientale, e di considerare possibili soluzioni o materiali alternativi da utilizzare nella propria catena di valore.
Anche grazie a SAP Sustainability Footprint Management, SAP offre quella che definisce contabilità transazionale del carbonio, calcolando le emissioni di carbonio con la stessa precisione e attenzione riservata ai dati finanziari in ogni fase e per ogni processo della catena di valore aziendale e combinando i dati sulle emissioni di carbonio e quelli finanziari nel cosiddetto libro mastro verde o green ledger, per una gestione integrata che mira ad ottimizzare il processo decisionale aziendale, tenendo conto di questi due fattori chiave per il business.
La trasparenza e l’accuratezza dei dati sull’impronta di carbonio garantiti da SAP Sustainability Footprint Management consentono alle aziende di rispettare le normative di settore, di monitorare costantemente l’impatto ambientale dei propri prodotti, delle proprie attività e operazione, di prendere decisioni migliori e adottare le iniziative necessarie per raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati.
FONTE: https://news.sap.com/2023/05/record-report-act-sap-sustainability-footprint-management/