Nell’ambito del Project Management, la certificazione PMI (Project Management Institute), l’associazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere, formare e tutelare la figura del Project Manager, rappresenta un’opportunità di crescita e di sviluppo professionale per quanti ricoprono questo ruolo.
In un mercato del lavoro complesso e fortemente dinamico come quello attuale, l’acquisizione di nuove competenze, la formazione, il confronto e l’aggiornamento sono indispensabili per i professionisti di ogni settore. Tale percorso di crescita dovrebbe essere incentivato dalle aziende per poter fornire ai propri clienti servizi migliori, che sappiano rispondere alle necessità e alle mutevoli esigenze dello scenario mondiale.
Quanto scritto vale per ogni figura professionale, compresa quella del Project Manager, a cui sono richieste “skills” e competenze traversali e una notevole versatilità per poter gestire l’intero ciclo di vita di un progetto.
Di seguito, vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere un Project Manager a certificarsi PMI.
Perché un Project Manager dovrebbe certificarsi PMI?
La certificazione PMI si rivolge ai Project Manager e per poter accedere a tale certificazione è necessario dimostrare un monte ore di lavoro in quel ruolo all’interno di realtà aziendali, le esperienze devono essere dimostrabili e certificate. Cosa dovrebbe spingere queste figure a certificarsi? Perché certificarsi quando da tanto tempo si ricopre questo ruolo?
Per prima cosa, la certificazione PMI, riconosciuta a livello mondiale, serve certificare le proprie competenze e ad ottenere un riconoscimento delle proprie conoscenze, dando così valore aggiunto alla propria professionalità all’interno dell’azienda per cui si lavora e, più in generale, all’interno del mondo lavorativo.
Il percorso per certificarsi PMI, richiede la conoscenza di norme, assunti e standard che regolano e disciplinano il Project Management e permette di approfondire le linee guida e le best practices, riportate e tenute costantemente aggiornate nel PMBOK con lo scopo di affrontare sempre nel migliore dei modi le varie fasi di un progetto e i diversi stakeholders coinvolti in esso.
Inoltre, certificarsi PMI permette di acquisire nuove conoscenze provenienti da vari ambiti professionali, che rappresentano un patrimonio fondamentale da applicare in un settore così vario e versatile come quello del Project Management. Ad esempio, è importante approfondire tematiche relative alla “comunicazione” e alla “psicologia”, all’etica professionale per potersi confrontare e relazionare nel migliore dei modi con i diversi stakeholders coinvolti nel progetto, ognuno dei quali ha caratteristiche particolari e presenta specifiche necessità ed esigenze.
Infine, la certificazione PMI, una volta conseguita, richiede un aggiornamento costante attraverso la partecipazione attiva a progetti, webinars, corsi specifici per poter accedere al rinnovo triennale rappresentando uno stimolo a rimanere aggiornati sull’evoluzione del Project Management, al fine di saper rispondere tempestivamente alle nuove necessità ed esigenze del settore.
Riconoscimento delle proprie competenze, acquisizione di nuove conoscenze, e best practices; arricchimento del proprio know-how; formazione, crescita e continuo aggiornamento professionale sono le motivazioni che dovrebbero spingere un Project Manager a certificarsi PMI.
Le aziende e le organizzazioni sono chiamate a dare il loro contributo, supportando il percorso di certificazione dei propri lavoratori, inteso non solo come possibilità di formazione e di realizzazione personale e professionale, ma come opportunità per offrire competenze qualificate ai proprio clienti, a vantaggio del business aziendale.