Gli strumenti Digital Platform Conductor per la gestione delle reti digitali ibride

La migrazione al Cloud è al centro del processo di trasformazione digitale delle organizzazioni di ogni ambito e settore, consapevoli degli enormi benefici garantiti da questa tecnologia. Le modalità in cui avviene la transizione possono essere svariate. Tra queste, ci sono soluzioni ibride, anch’esse vantaggiose, caratterizzate da una combinazione di servizi cloud pubblici, privati e infrastrutture on-premise

Si genera così un ambiente complesso ed eterogeneo, che, per essere gestito al meglio, necessita di nuove modalità di orchestrazione integrata, in grado di fornire un quadro completo e unificato del sistema di tecnologie e risorse che compongono il panorama IT. 

Il concetto di Digital Platform Conductor o DPC è stato introdotto e sviluppato proprio per risolvere la complessità della gestione delle reti ibride.

Che cos’è un Digital Platform Conductor (DPC)?

Entriamo nello specifico di questo concetto e vediamo che cosa s’intende per Digital Platform Conductor. DPC-Digital Platform Conductor è un’espressione entrata recentemente nel vocabolario degli esperti e dei professionisti dell’IT (information technology), in particolare dei team I&O (Infrastructure and Operations), responsabili della gestione delle tecnologie aziendali. Il termine è stato coniato nel 2021 dalla società di consulenza, analisi e ricerca nel campo tecnologico Gartner, una delle più importanti e conosciute a livello globale, per far emergere una tendenza e un nuovo approccio nella gestione dell’ambiente IT di un’azienda.

Come abbiamo accennato in precedenza, i DPC nascono dalla necessità di imprese e aziende di controllare un ambiente tecnologico sempre più ricco e variegato, complesso e distribuito, spesso ibrido, cioè caratterizzato sia da infrastrutture on premise sia da sistemi online e da soluzioni Cloud private e pubbliche. In questo contesto, gli strumenti Digital Platform Conductor consentono di coordinare e orchestrare in maniera unificata i vari tools di gestione dell’infrastruttura digitale ibrida, attraverso i quali vengono monitorate e governate le diverse tecnologie e applicazioni e i diversi prodotti digitali dell’ambiente IT aziendale.

Quali sono i vantaggi degli strumenti Digital Platform Conductor (DPC)?

Il principale vantaggio degli strumenti DPC riguarda la possibilità di avere una visione d’insieme, integrata e coerente, dello scenario tecnologico e delle infrastrutture tecnologiche di un’azienda. Disporre di molti strumenti di gestione, focalizzati su un’unica tecnologia o su un’unica funzione, non è sufficiente per governare la complessità delle reti ibride. Gli strumenti DPC risolvono questa problematica, integrandosi alle varie risorse del sistema, recuperando ed elaborando dati e informazioni da ognuna di esse, per fornire un quadro completo e dettagliato della situazione dell’infrastruttura aziendale da un unico pannello di controllo. 

Tutto ciò determina una serie di benefici specifici per la gestione delle reti ibride. Nello specifico, un Digital Platform Conductor

  • permette di valutare le prestazioni delle singole risorse e il loro apporto al business aziendale;
  • orienta il processo decisionale, permettendo di adottare strategie aziendali migliori e più efficaci, anche grazie alla possibilità di disporre di report operativi in grado di far emergere le tendenze del sistema;
  • consente l’ottimizzazione e una migliore distribuzione dei carichi di lavoro
  • rende più efficiente la gestione del panorma IT aziendale, riducendo costi e tempi d’intervento;
  • permette di identificare più rapidamente eventuali problemi e guasti, preservando l’integrità dell’ambiente.

Digital Platform Conductor (DPC): mercato e futuro

La crescente adozione di tecnologie digitali e di reti ibride porterà ad una progressiva affermazione dei tools DPC e ad una sempre maggiore richiesta, interesse e domanda di questi servizi. Tuttavia il mercato non è ancora pienamente sviluppato e “maturo”, tanto che diversi fornitori spesso non ricorrono a questa espressione, “nuova” e in via di definizione, per catalogare i loro servizi o commercializzano strumenti che ancora non presentano un quadro di funzionalità completo, come invece si aspettano le varie organizzazioni

Siamo dunque in una fase iniziale o “embrionale”, ma il futuro sembra già delineato, con le aziende del settore impegnate a progettare e sviluappare soluzioni DPC sempre più efficienti e rispondenti alle esigenze delle varie organizzazioni e al loro panorama tecnologico. Dall’altro lato, lo scenario internazionale, la situazione economica globale, gli effetti della Great Resignation e la carenza di risorse professionali qualificate spingeranno ulteriormente le aziende che hanno una visione lungimirante e olistica del loro patrimonio tecnologico ad adottare gli strumenti DPC per l’automazione dei flussi di lavoro. 


Fonte: https://www.networkworld.com/article/3689171/digital-platform-conductor-dpc-tools-help-manage-hybrid-infrastructure.html

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