Intelligenze artificiali consapevoli

Ilya Sutskever è il cofondatore di OpenAI, un’organizzazione non profit di ricerca sull’intelligenza artificiale che ha lo scopo di promuovere e sviluppare un’intelligenza artificiale amichevole (Friendly AI) in modo che l’umanità possa trarne beneficio (definizione di Wikipedia).

Tra i fondatori di questo gruppo di ricerca c’è anche Elon Musk, da sempre appassionato al tema di come possono evolversi a livello esistenziale queste entità sempre più potenti. 

Ultimamente Ilya Sutskever ha twittato che “potrebbe essere che le più grandi reti neurali di oggi siano leggermente consapevoli”. Una rete neurale artificiale è una raccolta di unità che modellano i neuroni all’interno di un cervello biologico, che possono essere addestrati a svolgere compiti e attività senza input umano.

Ma cosa si intende per “leggermente consapevole”? Molti scienziati hanno reagito negando fosse possibile un esito del genere, e affermando che seppur estremamente complesse e sofisticate le intelligenze artificiali di oggi sono lontanissime dall’assomigliare a un cervello consapevole.

Il neuroscienziato Christof Koch ha cercato di dare una spiegazione dicendo che sostanzialmente è “tutto ciò che sperimenti” nella tua vita. “È la melodia conficcata nella tua testa, la dolcezza della mousse al cioccolato, il dolore lancinante di un mal di denti, il feroce amore per tuo figlio e l’amara consapevolezza che alla fine tutti i sentimenti finiranno”.

Ma il tema rimane controverso e nei prossimi anni scopriremo se sotto c’è davvero qualcosa di reale.

Fonte: https://www.esquire.com/it/lifestyle/tecnologia/a39890287/intelligenze-artificiali-consapevoli/

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