La diffusione dei robot nell’industria

 

Una nuova ondata di robot sta arrivando nell’industria 4.0 a livello globale.

Su scala globale, infatti, a trainare l’adozione è la diffusione di robot nell’Automotive, grazie alle nuove mansioni. Ora i robot sono in grado di scegliere i pezzi ed operare su altre macchine. Inoltre svolgono attività che richiedono maggiore destrezza e flessibilità. Ad arricchirli sono un pizzico di intelligenza artificiale e machine vision.

Oggi l’Italia occupa la sesta posizione stabile nel mondo, per vendite ed istallati, e la seconda in Europa, dopo la Germania. Ma in questi ultimi anni l’Italia è in grande crescita con il +65% nel 2021.

La Cina, che ha costruito la sua potenza come la fabbrica del mondo con la più grande forza lavoro a livello globale, negli ultimi anni sta diventando il più grande Paese dove lavorano più robot. Pechino detiene oltre la metà di tutti i robot industriali installati nel 2021.

In Giappone, una delle più avanzate economie del mondo, la “robot density” nel settore manifatturiero, il rapporto fra robot e umani, ha registrato un incremento del 30% fra il 2017 e 2020.

I robot di servizio per esempio superano le mille unità le aziende che li producono. Dieci volte il numero dei robot industriali.

Il robot industriale di “servizio” in genere circonda ogni robot non imbullonato al pavimento. Questo tipo di robot dimostra di essere in grado di eclissare quelli industriali tradizionali.

I robot di servizio includono, per esempio, i robot che puliscono i pavimenti in autonomia. Ma spaziano anche dai delivery robot a quelli mobili per scaricare dai camion.

Le cifre in gioco dimostrano le potenzialità di un cambiamento titanico nella produzione, nel trasporto e perfino nel consumo. Ciò dà origine al fenomeno della Roboconomy.

Le tre forze che trainano i robot nell’industria

Al primo posto è la tendenza demografica in Paesi ricchi che dimostra che non ci sono abbastanza lavoratori, secondo Craig Webster, scienziato politico e professore associato della Ball State University che ha scritto un articolo in tema.

A supportare la sua analisi sono gli economisti del Massachusetts Institute of Technology e della Boston University. Secondo gli esperti, più velocemente la forza lavoro invecchia, più rapido è il tasso di adozione dei robot.

Al secondo posto dei driver di crescita dei robot si piazzano le migliorate capacità dei robot. Risultano più efficaci e più veloci. Sono superiori sotto ogni punto di vista rispetto ai robot dell’industria Automotive della metà del ventesimo secolo. La nuova generazione di robot vanta mobilità e visione.

Il terzo fattore è una somma dei primi due. I costi in aumento del lavoro umano e l’aumento delle capacità dei robot fanno calare i costi complessivi.

La robotica avanza a passi da gigante e genera un incremento di produttività nell’industria 4.0.

Fonte https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/i-robot-si-diffondono-nellindustria-ecco-in-quali-settori-e-cosa-fanno/

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